Il tallone d’Achille del Premier Governatore

A marzo scorso, Nichi Vendola ha ricevuto il bacio da parte dei suoi elettori: più voti delle sue liste. Giravi per le strade nel periodo della campagna elettorale e sentivi gli anziani dire “non vado a votare da tanto, ma adesso devo dare il voto a Vendola“, si respirava aria di speranza, di felicità, di possibile rimonta delle classi sociali più disagiate. A soli 7 mesi di distanza da quei meravigliosi giorni, il Governatore della Puglia si presenta al Popolo Italiano, assetato di rivincite sociali e politiche, come possibile candidato Premier per la prossima tornata elettorale (non dico del 2012 perchè tutto dipende da come Bossi si alza la mattina, dito medio destro “appoggiamo il Berlusca riccone”, dito medio sinistro “elezioni subito”), a parte che Maroni sta già progettando le elezioni e  ci sono delle possibili date, risalenti a marzo 2011.

Ma cosa è cambiato? Il caro vecchio Nichi è stato avvolto da un lenzuolo di fumo? A mio parere si, anche perchè non si spiegherebbero le tante uscite “osè” contro NON i leader di centro-destra (su Fini parla soprattutto bene…mah), ma sui leader di centro-sinistra. In fin dei conti, “chi è senza peccato scagli la prima pietra” diceva Cristo ed infatti nessuno degli attuali o passati leader può criticare l’altro, senza prima guardarsi allo specchio (sempre se ne sono in possesso, anche perchè il narcisismo di molte persone porta al rifiuto dell’autocritica).

Un senso di onnipotenza e presunzione che, prima o poi, si ritorcerà contro. Il senso del fare politica leaderisticamente è un senso sbagliato e ipocrita di chi, in modo insistente, sbandiera il nome del Popolo come unico sovrano di questo disperato Paese.

Definisce D’Alema, Fassino e Bersani anime morte: ora, si che molti elettori del centro-sinistra vorrebbero che, soprattutto D’Alema, si allontanasse dal panorama politico attivo e lasciasse spazio ai (veri) giovani, non solo di età. Accusa i leader democratici di fare politica da più di vent’anni e a questo proposito mi chiedo da quanti anni stia lui, in politica: da quando aveva 15 anni. Perciò il motivo per cui, girando per le stesse strade di 7 mesi fa, senti “Vendola sta facendo chiudere l’ospedale e adesso?”, “Vendola non sta pensando proprio alla Puglia, mannaggia a me che l’ho votato” oppure “Ormai Vendola se n’è andato…pensa all’Italia”, ci dovrebbe far riflettere sulle potenzialità che il Terlizzese, dalle mille parole barocche, ha nei confronti dei suoi elettori e degli elettori del centro-sinistra, ma soprattutto nei confronti di chi è rimasto scontento dal centro-destra, percentuale grande che, non trovando un’affidabile alternativa a sinistra, deciderebbe, molto probabilmente, di votare il cosiddetto “terzo polo” di Casini e Lombardo (e Fini?).

Penso che Dante sia l’ideale in questo momento:

ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinnova la paura.

La politica è una foresta piena di pericoli, il ramo robusto su cui poterci aggrappare per salvarci la pelle da un attacco feroce, può dimostrarsi fragile. Facciamo attenzione.

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