Il degrado del profitto

Il profitto ha portato l’uomo a non curare più l’ambiente, quindi a non prendersi cura di casa propria. Pensate voi, come se, per guadagnare, affittasse la vostra casa a qualcuno e quel qualcuno cominciasse a rompere muri e suppellettili.
A pensarci bene, nulla è più simile ad una devastazione: per nessuna cosa al mondo, il deturpamento dell’ambiente, può essere giustificato.
Da quanto riportato su delle documentazioni, pare che il petrolio presente nel sottosuolo marino dell’Adriatico, vicino alle coste pugliesi, sia una quantità pari a quella consumata dall’intero Paese, in un solo mese. Inoltre, la qualità del greggio è classificata come “scadente”. A questo punto, mi viene spontaneo, rispondere ai tifosi dell’oro nero: se ci fosse stato un guadagno consistente, e come dite voi, le piattaforme fossero state installate a 20Km dalla riva, come mai, tutte le istituzioni pugliesi, dalla Regione, ai Comuni, passando per le Province, hanno aderito alla manifestazione del 21 gennaio? Una bandiera indegna, quella dell’ecologia? E perché?
Mettiamo da parte la logica del guadagno e siamo un pochino più lungimiranti, non solo sul piano economico, ma sul piano ambientale ed ecologico.

IO IL 21 GENNAIO 2012 SARO’ A MONOPOLI, IN DIFESA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO.

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