Raccontare la salute mentale

Partendo dalle esperienze di tutti noi, la salute mentale può trovare la sua giusta narrazione. Bistrattata dai più, ritenuta come il “male del secolo” da altri o, peggio, una “devianza” da combattere con lo sport e le attività culturali.

L’idea che abbiamo delle cose può condizionare il nostro approccio con loro, e questo vale anche rispetto ai problemi del nostro tempo.

Vorrei provare a raccontare la salute mentale partendo dalle esperienze di chi la vive quotidianamente, nella sofferenza o nel più generale disorientamento che un disturbo psichico può generare. Sia chiaro, dobbiamo intendere come disturbo psichico qualsiasi cosa che contrasti con il nostro benessere psicologico: dall’ansia agli attacchi di panico, dalla depressione all’hikikomori, dalle fobie ai disturbi alimentari.

Ringrazio, sin d’ora, chi vorrà partecipare a questa indagine. Non potrò sapere chi sarete (è anonimo e tale restarà). Ma se parteciperete in molti, mi sarà possibile realizzare un progetto editoriale che spero possa essere di aiuto a moltissime persone. Alcune vostre storie, infatti, potrebbero diventarne protegoniste, cercando di analizzare alcuni aspetti che potrebbero essere utili a chi, allo stesso modo, vive un’esperienza simile. Perché anche il convincere una singola persona a rivolgersi ad un professionista della salute mentale, per me significherebbe molto.

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