• Pippo Civati a Noci

    Pippo Civati a Noci

    Pippo Civati sarà a Noci, domani 24 maggio, alle 22, per la chiusura della campagna elettorale della coalizione del centrosinistra “Noci Bene Comune”. Maggiori informazioni su Fb e su questo blog.


  • Il tarlo con la pompetta

    Dopo che ho finito di leggere questa analisi sulla tattica usata da Berlusconi per erodere il consenso del PD a suo vantaggio, l’ho riletta 3 volte, perchè non faceva una grinza.


  • Povera Noci

    Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
    di gente infame, che non sa cos’è il pudore
    si credono potenti e gli va bene
    quello che fanno e tutto gli appartiene.

    Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni
    questo paese è devastato dal dolore
    ma non vi danno un po’ di dispiacere
    quei corpi in terra senza più calore?

    Non cambierà, non cambierà
    no cambierà, forse cambierà.

    Ma come scusare le iene negli stadi
    e quelle dei giornali?
    nel fango affonda lo stivale dei maiali
    me ne vergogno un poco, e mi fa male
    vedere un uomo come un animale.

    Non cambierà, non cambierà
    sì che cambierà, vedrai che cambierà.

    Voglio sperare che il mondo
    torni a quote più normali
    che possa contemplare il cielo e i fiori
    che non si parli più di dittature
    se avremo ancora un po’ da vivere…

    La primavera intanto tarda ad arrivare.


  • Report sul M5S del 19/05/2013

    Siccome siamo molto attenti alla trasparenza e siccome non possiamo non ascoltare quello che rimbomba nelle stanze a 5 stelle, i soliti slogan, per intenderci, è giusto anche andare oltre e capire se effettivamente il Movimento è quello che si auto definisce oppure se ci sono delle incongruità tali da rendere quanto più volte detto da Grillo semplicemente messaggi pubblicitari e di marketing politico.


  • Tra stelle, cene offerte e una mantellina

    Questa sera scrivo un brevissimo post, un po’ per l’ora e un po’ perchè ho intenzione di dedicare più tempo alla lettura (e ad una fetta di pane e mortazza).

    La mia giornata oggi è stata abbastanza “normale” se non fosse per il sonno da ghiro dovuto all’altra notte, Alze U’Bbanne, per intenderci, a Lamadacqua, per essere dettagliati, che è stato un successone, per essere realisti.

    Ho avuto modo di assistere al comizio del Movimento 5 Stelle di Noci, che si sono presentati in questa competizione elettorale in Città.

    Molti erano i curiosi questa sera e non credo ci sia stata una soddisfazione da parte di chi era lì per ricevere una alternativa chiave di lettura a quelli che sono i problemi dei cittadini, che toccano direttamente e indirettamente le famiglie nocesi.

    A parte un lungo monologo di un candidato consigliere su vita, morte e miracoli del M5S, risultando alquanto autoreferenziale, senza uno scorcio di visione della Città, delle sue dinamiche, della sua storia e del suo futuro.

    Sono tornato a casa, pensando tra me e me, e notavo come ci sia un netto distinguo tra centrodestra, movimento 5 stelle e centrosinistra. Parto dalla seconda, visto che l’ho citato prima: il M5S cerca di fare una campagna basata su quello che è stato il cavallo di battaglia del Movimento alle Elezioni Politiche – la novità, il cambiamento annunciato, la differenza sintattico-propagandistica tra il “cittadino” e il “politico”, e via dicendo.

    Il centrodestra è chiuso in se stesso, pretende che la tradizionale tendenza dei cittadini gli spiani la strada verso il Palazzo di Città, “perchè Noci è di centrodestra”, giusto per citare Morea. Per non parlare del nascondere sotto il tappeto, come ha ben detto Domenico sabato in Piazza, i problemi causati dalla loro attività amministrativa, facendo intendere che tutto vada bene e che tutto è ancora più roseo, basterebbe una X per continuare con la loro maestosa opera cementizia.

    Il centrosinistra poi, lasciando perdere le questioni di appartenenza personale, credo sia l’unico che ha posto sul podio le questioni che attanagliano quotidianamente la vita dei cittadini, perchè non c’è concetto più vero che “il primo passo per risolvere i problemi è discuterne”. Rimanere nel proprio recinto e parlare di se stessi come dire che va tutto bene sono l’esatto contrario di quello che oggi a Noci abbiamo bisogno.

    Buoni ultimi 5 giorni di campagna elettorale, si proprio 5 perchè noi rispettiamo le regole e il sabato ce lo prendiamo per riflettere e per rispettare i cittadini che hanno legittimamente bisogno del silenzio elettorale.

    Ps: accidenti al “scrivo un brevissimo post“!


  • Quello che non capisce le leggi che vota

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    Gasparri scambia le elezioni amministrative per parlare di Berlusconi e dei suoi problemi giudiziari.
    Ma questi omini berlusconiani quando decideranno di parlare dei problemi della gente?
    Mentre scrivo sento parlare della Merkel e del fiscal compact, dell’Europa germanocentrica e di altre boiate.
    Per ascoltare le soluzioni ai problemi della gente cosa bisogna fare? Ah, sì! Basta aspettare qualche minuto e assistere al comizio del centrosinistra.


  • Se l’appariscenza vince

    Se si usasse come criterio quello dell’appariscenza, non c’è dubbio che il centrodestra si presenta pieno di stendardi, striscioni, totem luminosi, bandiere e carta patinata e che quindi risulterebbe quella più spendacciona e forse più visibile agli occhi degli amanti dell’impatto visivo.

    Se la politica deve essere basata sull’impatto visivo, non hanno rivali. Peccato che la politica sia ben altro e noi, della Coalizione Noci Bene Comune pensiamo che ciò che conta di più siano le idee e quindi i progetti per la Città. Ieri abbiamo installato a Largo Diaz un’opera fatta all’uncinetto da Monomake, sulla statua di Giuseppe Albanese, per far capire che basta poco per ridare colore e vivacità al centro storico e ai diversi luoghi aperti, stiamo girando le vie della Città con Alze u’Bbanne (oggi ad esempio siamo a Borgo Lamadacqua alle 20, con sagra annessa), facciamo una campagna elettorale a misura d’uomo e non come quella di Obama per le Presidenziali del 2008 (esagerato!!!).

    Per non parlare di quella lugubre visione che ho avuto ieri, mentre ero in piazza, dopo il comizio del PD al quale faceva coda quello del centrodestra: un candidato in doppiopetto, anagraficamente giovane, accompagnato da una decina di persone ha fatto rimbombare nella mia mente la marcia di Esculapio, quella de “Il medico della mutua” con Alberto Sordi, per intenderci.

    Per il resto, manca poco alla fine della campagna elettorale e spero che Noci sia pronta per cambiare e che noi siamo stati capaci di raffigurare la nostra semplicità e la nostra vicinanza alla gente. Non è ancora finita, altri 6 giorni di campagna elettorale (il sabato è silenzio elettorale, ve lo ricordo!).


  • Sul voto di scambio

    Quello che vi ho per millemila volte ribadito su questo blog, oggi ve lo ridico per la millemilaunesima volta: lo faccio con il pensiero di un bravissimo giornalista, amico, a cui auguro di diventare presto un giornalista di scala nazionale. Lo scrive sul suo blog, io ve lo posto qui.

    Noci è un paese pulito. Non c’è la mafia. Non ci sono corrotti né corruttori. Non ci sono candidati che spendono un fracco di soldi per la campagna elettorale perché poi potranno farli rientrare con le tangenti, una volta al governo. Non ci sono grossi finanziatori occulti delle campagne elettorali. Non ci sono candidati che promettono ai cittadini di scalare le liste d’attesa in ospedale in cambio di un voto. Non ci sono candidati che organizzano feste e cene e regalano alcool a volontà in cambio di una preferenza. Non ci sono candidati che lasciano i loro santini nei taschini dei disabili, ma poi si vergognano di stringergli la mano. Non ci sono candidati che nei santini elettorali arrotolano 100 euro e poi li porgono, insieme a grandi pacche sulle spalle, ai 18enni.

    Non ci sono. Come siamo fortunati! In ogni caso, per diletto o anche per prevenzione (non si sa mai, mancano dieci giorni…), vorrei esprimere tutto il mio disprezzo per coloro che fanno quelle brutte cose, in altri paesi lontani.

    Tu, candidato del paese lontano, che arrotoli 100 euro nel santino sei un pezzo di merda. E no, non esiste argomentazione garbata che possa rendere lo stesso concetto. Tu stai tradendo contemporaneamente l’Istituzione che ti candidi a rappresentare e il futuro della persona, inesperta e disinformata, che accetta di votarti in cambio di quella banconota. Ma non la tua dignità, perché non ce l’hai.

    Ai 18enni di quel paese lontano, a quelli che per qualsiasi motivo hanno accettato un favore, invece voglio far leggere un articolo di cinque anni fa, quando anche a Noci succedevano quelle brutte cose, ed io da sprovveduto e scostumato studente fuorisede qual ero, gli rivolgevo un appello. Oggi sono molto più rassegnato e non ci riuscirei.

    SE UN VOTO VALE 50 EURO (da NociPuntoIt di aprile 2008)

    Un appello a tutti i votanti. E soprattutto ai giovani.

    Osservare Noci da lontano, col binocolo, è certamente meglio. Perché a stretto contatto con le bruttezze e le piccolezze della politica locale non può che venire il voltastomaco. In queste brevi vacanze pasquali, ad alta tensione politica, ho quindi inevitabilmente sofferto di nausea. Ma, siccome qualcuno dice che non si può stare sempre a criticare senza mai essere propositivi, ho deciso di fare un appello. A tutti i nocesi votanti, ma soprattutto ai più giovani, a quelli che il 13 aprile voteranno per la prima volta. Queste brevi giornate a casa mi hanno dato lo spunto.

    A livello locale l’appartenenza politica, o le scelte di parte (che me ne vogliano quelli della Sinistra Arcobaleno), contano poco o nulla. A Noci conta la fiducia nel candidato, l’affidabilità della persona, perlomeno per i (pochi) cittadini il cui voto non è vincolato da una parentela. E quest’anno c’è un metodo sicuro ed oggettivo per misurare l’affidabilità dei candidati sindaci o consiglieri, deputati o senatori. Basta liberarsi dei vetusti pregiudizi ideologici e guardare al concreto. Ragazzi, ce li avete presenti quelli che vi offrono cene lussuose, serate in discoteca, ricariche telefoniche o ancora più spudoratamente bigliettoni da 50 euro, in cambio di un voto? Bene, è facile: quelle sono le persone da non votare. Siano essi di destra o di sinistra, anarchici o ciellini, stalinisti o proto fascisti, sono candidati che non meritano oggettivamente il voto, tanto meno la fiducia e la stima. E che anzi meriterebbero di essere denunciati e processati per voto di scambio. Non è poi così difficile capire che chi crede di poter comperare il voto con 50 euro è qualcuno che non solo non rispetta le basilari regole dello Stato democratico, ma, soprattutto, non rispetta voi, la vostra intelligenza di persone e la vostra indipendenza di cittadini. Bisogna essere chiari in certi casi e allora è opportuno precisare che non sto parlando delle cene di partito o degli spot elettorali un po’ subdoli (come i volantini dell’Amministrazione Comunale, inviati in tutte le case nocesi, che ci raccontano l’impresa “faraonica” del miglioramento della viabilità urbana attraverso l’asfaltatura delle buche, guarda caso avviata a un mese dalle elezioni). Queste sono le normali manovre della politica, criticabilissime, ma comunque più o meno corrette. Ciò che fa’ ribrezzo, e che dovrebbe fare scandalo, sono quelle banconote passate sottomano o piazzate sotto il tovagliolo al ristorante, quelle serate in discoteca a ingresso gratuito offerte da questo o quel partito, quei telefonini con fotocamera da 50 euro regalati ai 18enni, in cambio di una foto alla scheda elettorale “correttamente” compilata (reato punibile con la reclusione). Già nel 2006 successero tutte queste belle cose, ma se ne parlò soltanto dopo, a bassa voce. Questa volta abbiamo, tutti, l’opportunità di capire prima, di renderci conto di chi sono i farabutti che ci prendono in giro e di denunciare quanto accade. E se il coraggio di denunciare non è abbastanza, perlomeno abbiamo la possibilità di scegliere. Ovvero di non votare per chiunque faccia porcate del genere. Perché la gente così ci mangia e ci marcia sull’ingenuità dei ragazzi, sul disinteresse diffuso per la politica, sulla totale ignoranza e mancanza di rispetto per lo Stato, la legge, la Costituzione.

    Non ci si può lamentare di non avere futuro, di essere condannati a vita al precariato e poi accettare 50 euro sottobanco dal primo politicante in malafede che capiti. Perché è proprio quella gentaglia cui si svende il voto che poi decide il Nostro futuro, attraverso leggi, amministrazioni e governi che curano esclusivamente l’interesse proprio e dei propri amici finanziatori. E’ questo il momento in cui chi si sente maltrattato, deluso o ignorato dalla politica deve far valere i propri diritti. Denunciando, condannando o comunque non votando certe canaglie. Rifiutando i 50 euro. Dando fiducia alla gente onesta. Perché la gente onesta c’è ancora e non è poi così difficile riconoscerla, se si è onesti altrettanto. Altrimenti si diventa complici e colpevoli. Complici per 50 euro! Cinquanta anni fa un voto valeva perlomeno un posto di lavoro!

    E’ necessario abbattere questi residui dannosi di mentalità mafiosa e omertosa. Non è un reato mandare a quel paese uno che vi offre una serata in discoteca, in cambio di un voto, è invece un diritto e un dovere denunciare chiunque provi a corrompervi con le banconote o vi minacci mettendo sul piatto dello scambio un posto di lavoro.  Al limite (della legalità) fatevi furbi. Perché mai, uno che si ritiene furbo, prende i 50 euro dal politico e poi lo vota davvero? Per quanto miserabili possano essere i politici che vanno a controllare, sezione per sezione, chi li ha votati, non potranno mai avere la certezza assoluta sulla vostra preferenza. Se fossi furbo, mi farei il giro di tutti quei politici, di tutte quelle cene e tutte le discoteche e poi con un discreto gruzzolo e la pancia piena andrei a votare per l’unico che mi abbia offerto solo un futuro e una stretta di mano.