charlie hebdo
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Noi siamo ciò che siamo
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No. Sta volta “Charlie” rimane al suo posto. Non è accettabile una vignetta che più che di satira sa di auguri disgustosi. Charlie Hebdo si scagliava contro i fondamentalismi, contro le religioni, contro la violenza. Accostare la sofferenza di centinaia di persone, dovuta al terremoto, alla contrapposizione politica, no! Non mi troverà mai dalla sua…
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A tutti i Charlie del web: Je suis coherént!
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Quando chiuse l’Unità, leggevo commenti del tipo “meno male! chiudiamoli ‘sti giornaletti del cazzo che vendono massimo 2 copie per paese”. Voglio ricordare, a voi tutti, che Charlie Hebdo, prima dell’attentato, era un “giornaletto” con una tiratura di 70.000 copie in tutto (in calo) e non di 3 milioni come lo sarà questa settimana. Si…
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L’Europa e la sua fragilità
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L’ho detto ieri, non bisogna toccare Schengen, lo chiede il buon senso e, soprattutto, anche le generazioni future. Ieri, in Germania, il gruppo conservatore Pregida ha messo in scena una manifestazione contro l’islamizzazione dell’Occidente, a cui ha partecipato – secondo i giornali tedeschi – un numero record di persone. In Francia si aggira, ormai da tempo, lo spettro…
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La ribellione è moda
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#StareInsieme
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Avere fede nell’Umanità.
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Un crayon pour la liberté
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L’ultima copertina del New Yorker.
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Si chiamano assassini e non musulmani
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È difficile, in questi momenti, comprendere quale sia il danno più grande che l’attentato di ieri, a Charlie Hebdo, ha recato al mondo intero. Ci sono 12 morti e 5 feriti gravi. C’è un danno umano, questo è inconfutabile, ma c’è un danno culturale che sta devastando tutto e tutti. L’intera Europa si ritrova, ora, a…