Il Partito Democratico è di tutti. Pensare minimamente che la vittoria di uno comporti la soppressione dell’altro è un concetto che non ci appartiene. Invito tutti coloro che la pensano così, di guardarsi alle spalle e di vedere se tutte le primarie che si sono svolte nel centrosinistra italiano, non abbiano costruito un senso di responsabilità interna al gruppo, compattandolo e dando maggiore forza a chi ha portato avanti le proprie idee. Ho sostenuto Pierluigi Bersani, perchè credo in una politica che sappia raccontare alla gente un’Italia migliore e che sappia trasformare CONCRETAMENTE le esigenze in azioni di governo. Molti pensavano che avrei supportato Matteo Renzi, perchè l’ho sempre seguito, perchè è un giovane che vuol cambiare la politica, ebbene, io non ho scelto lui NON per una questione di tifoseria o interessi di partito, ma perchè le sue idee non sono uguali alle mie e perchè è ora di smetterla di far scegliere alla nostra pancia. Renzi è stato un ottimo, e lo è ancora oggi, esponente del Partito Democratico, ma politicamente e intellettualmente mi sento distante dalla sua visione del Paese. La sua idea di Università, la sua concezione del Sud, un Sud che è chiuso in se stesso e che non vuol cambiare, quando basterebbe poco per rendersi conto di tutti quei ragazzi che combattono nella propria terra, con le idee e con la speranza di far sorridere il proprio paese, la propria città. Ora non bisogna far polemiche, è giunto il momento di lavorare tutti insieme, come lo stesso Patto dei Progressisti afferma, con un senso di responsabilità. Oggi non ci sono stati brogli, i volontari sono gente comune, gente per bene al servizio della politica partecipativa. Dubitare dei volontari, significa non credere in chi fa vivere il Partito Democratico e tutti gli altri partiti, la gente comune.