Cari complottisti dei miei stivali e cari urlatori da strapazzo, ascoltatemi attentamente: questa è una dittatura.
In Italia non c’è la dittatura, come molti di voi affermano. Non c’è un regime.
In Turchia, ecco dov’è.
Tacete! Tacete! Tacete!
E lottate assieme a chi difende la libertà e la democrazia.
Lottate affinché l’HDP possa essere libero, assieme ai leader – Selahattin Demirtaş e Figen Yüksekdağ – e ai suoi parlamentari arrestati da Erdogan.
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Non posso terminare questa giornata, senza fermarmi e raggiungere con il cuore i giovani socialisti curdi e turchi che stamane sono stati vittime di un attentato barbaro, contro ogni immaginazione, ad opera di una loro coetanea – 18 anni vicina all’ISIS – che si è fatta esplodere durante una manifestazione.
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Un barlume di speranza per i giovani turchi che in questi giorni sono in Piazza Taksim ad Istanbul contro il governo di Erdoğan che vuole abbattere il Parco Gezi e far costruire su quel suolo un centro commerciale e una moschea.
A loro va la mia (e sono sicuro vostra) vicinanza!
#occupygezi