Il paradosso dell’elefante

Conoscete il “paradosso dell’elefante”? E’ quel complesso psicologico in cui prima di avviare una discussione si fa una premessa: “non devi pensare all’elefante”, dopo 10 minuti pensi solo ed esclusivamente all’elefante. Bene, la sinistra soffre di questo complesso e fino a quando non sarà guarita, squazzerà nell’oblio della non-essenza. Il centro-sinistra parte con il buon intento di non nominare minimamente Berlusconi, ma puntualmente cade nel fossato e diventa solo ed esclusivamente anti-berlusconiana. Male! Molto male! Vendola? Il caro governatore della Puglia, da me stimato per le sue abilità oratorie, rende una bandiera splendente l’essere anti-anti-berlusconismo. Ma nessuno si accorge, a quanto pare, che essere anti-anti-berlusconiani equivale ad essere berlusconiano nella forma e nei contenuti. Certo, è giusto, il pensiero della sinistra deve ritrovare il senso di un passato ormai perso. Conosceremo la vera sostanza della sinistra, quando il Paese sarà al limite delle proprie forze e l’attuale presidente del consiglio deciderà di ritirarsi a vita privata o comunque accetterà il rinnovamento politico, di un paese che per 20 anni a visto le medesime persone avvicendarsi in ruoli soliti e alle solite situazioni fare capo. Le componenti giovanili di qualsiasi corpo, di qualsiasi gruppo di lavoro, sono e saranno sempre il motore e la garanzia per il gruppo principale, di un recipiente di idee e di nuova classe dirigente di tale gruppo. Consideriamo la questione del PD. Il PD, nato nel 2008 prima delle elezioni politiche, primo segretario Veltroni, insomma, non devo raccontare tutta la storia del PD, basta andare qui e troverete tutto quello che volete. Dicevo, la questione PD: il primo partito del centro-sinistra, vanta di avere una componente giovanile solida e ben strutturata che vede e sente poco, l’unione di due partiti precedenti, quali DS e Margherita (i più grandi). Ma il PD, sa sempre tendere la mano ai giovani? E soprattutto, cosa intendiamo per giovani? Se la verità fosse quella che vediamo tutti i giorni, diremmo che si, il PD tende la mano ai giovani, Bersani ha compiuto un bellissimo gesto, quel giorno in cui ha incontrato tutti quei GD a Roma. Ma gli altri? I dirigenti locali? Regionali? A quanto pare il PD ha bisogno ancora di crescere, di TROVARE e non di RItrovare quel senso di compattezza emotiva e pratica. Ci riusciremo? Io penso di si. E voi?

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