• 5 consigli per essere più sicuri su Internet

    5 consigli per essere più sicuri su Internet

    La sicurezza informatica non è propriamente un dolce con la sua ricetta e, di certo, non può essere un prodotto confezionato, come uno di quelli che troviamo sugli scaffali del nostro supermercato. Tuttavia, la nostra sicurezza informatica passa anche da piccoli gesti quotidiani che volontariamente o involontariamente compiamo mentre siamo al PC o abbiamo tra le mani il nostro inseparabile smartphone.

    Oggi voglio darvi 5 semplici consigli per migliorare la vostra sicurezza in Rete e, di riflesso, anche la vostra privacy, prendendo coscienza del “gran tour” che i vostri dati personali potrebbero fare, ogni qualvolta decidiamo di iscriverci ad un portale o ad un servizio online. (altro…)


  • Be Aware. Be Digital. Il nuovo progetto sulla cyber-security del Governo

    Il Governo italiano ha lanciato la nuova campagna di sensibilizzazione che introduce nuovi fronti dell’educazione alla cittadinanza digitale. Un progetto che coinvolgerà le giovani generazioni in un percorso di formazione e crescita di consapevolezza circa i rischi in cui incorriamo, quotidianamente, mentre navighiamo online o utilizziamo il nostro smartphone. (altro…)


  • 10 anni dalla riforma dell’Intelligence. L’intervento del Presidente Gentiloni

    10 anni dalla riforma dell’Intelligence. L’intervento del Presidente Gentiloni

    Un modello di intelligence moderna per le sfide dell’Italia

    Un contesto temporale particolare, quello dei dieci anni dal varo di una legge che ha ridisegnato e razionalizzato in profondità l’assetto ed il funzionamento dei “Servizi Segreti” nazionali, offre l’opportunità di tracciare un bilancio su come e sino a che punto sia stato possibile avvalersi di uno strumento che è strategico per sua natura. Se non vi è dubbio che la componente informativa rappresenta sempre, insieme con il monopolio legittimo della forza, un elemento essenziale per salvaguardare l’indipendenza, l’integrità e la sicurezza dello Stato e la connotazione democratica delle nostre Istituzioni, al contempo l’ambiente globale nel quale ci si trova ad operare rende questa azione di presidio senza dubbio delicata e complessa. (altro…)


  • Dopo le toghe rosse, ora è il turno delle fake news?

    Ne parlavo già qui, in questo articolo di qualche giorno fa.

    Oggi, su Il Foglio, è apparso questo articolo che vi segnalo che descrive, partendo da un’infarinatura storica, quale sia il problema a cui andiamo incontro, con la guerra alle fake news.

    Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate. Commentate qui sotto.

     


  • Fake-News: il PD non può svolgere il ruolo di un’autority

    Fake-News: il PD non può svolgere il ruolo di un’autority

    Per Berlusconi erano i magistrati comunisti, per Renzi le fake-news. Ogni leader trova il suo acerrimo nemico e, come un comandante sulla poppa della propria nave, dichiara guerra schierando il proprio esercito.

    Ieri, il Segretario del PD, durante il discorso conclusivo della 8ª edizione della Leopolda, ha dichiarato che il Partito Democratico produrrà dei report, ogni 15 giorni, sulle fake-news trovate sul web. Inoltre, lo stesso PD si è fatto promotore di un disegno di legge contro le false notizie sul web, prevedendo multe fine a 5 milioni di euro. Fin qui, tutto avrebbe un senso, peccato che il disegno di legge sia fuorviante e che il Partito Democratico sia, per l’appunto, un partito e non un’autority con la funzione di controllo sul flusso di notizie sul web e sui social network. (altro…)


  • Uber, gli hacker e l’elefante sotto al tappeto

    Uber, gli hacker e l’elefante sotto al tappeto

    C’è voluto un anno ma, alla fine, Uber ha trovato le “giuste parole” per dichiarare di essere stata oggetto di un attacco hackerche ha sottratto dati personali riguardanti 57 milioni di utenti, tra passeggeri e autisti.

    Ieri la notizia è balzata su tutte le pagine di giornale, “Uber” è stata la parola più pronunciata, in queste ore, da chi segue il mondo del digital e della trasformazione delle nuove tecnologie nei settori tradizionali e, spesso, stagnanti come quello dei trasporti su gomma e interurbani; altri la scoprono per la prima volta ed altri ancora, ribadendo la propria diffidenza in tutto ciò che è nuovo e diverso: “All’UberBlack, preferiamo il buon vecchio taxi bianco”. (altro…)


  • 10 anni di Kindle e i Don Chisciotte della carta stampata: il nemico dei libri è il lettore elettronico o quello umano?

    10 anni di Kindle e i Don Chisciotte della carta stampata: il nemico dei libri è il lettore elettronico o quello umano?

    Avevo 14 anni quando l’e-book reader di Amazon, il Kindle, faceva irruzione nel mercato dell’editoriaIrruzione è il termine più appropriato, perché la portata rivoluzionaria di questo oggetto va ben oltre le sue dimensioni, i suoi hardware e lo schermo a microsfere.

    Alto e spesso quanto una matita, la stessa con la quale ci siamo, più volte, ritrovati a prendere qualche appunto sulle pagine di un saggio o a sottolineare un passaggio emozionante sull’ultimo romanzo del nostro autore preferito. Pesante quanto un piccolo libro tascabile, quanto una di quelle piccole opere editoriali realizzate con la pretesa di spiegarci, in modo sintetico, le ultime novità di un mondo in continua evoluzione. E quella stessa evoluzione, alla fine, ha travolto quelle pretenziose pagine, suscitando la paura diffusa di vivere quella che molti definiscono una catastrofe: la scomparsa delle librerie, quelle da cui ci rechiamo nel comprare libri stampati e sia quelle presenti nelle nostre case, capaci di raccontare storie e di alimentare ricordi. Ma è davvero fondata questa paura? (altro…)

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  • Anonymous attacca le Istituzioni italiane e la cybersecurity si fa sempre più prioritaria

    Anonymous attacca le Istituzioni italiane e la cybersecurity si fa sempre più prioritaria

    Il 2017 sarà ricordato come l’anno in cui il tema della sicurezza informatica abbia travolto l’opinione pubblica, trascinando le Istituzioni in una doverosa riflessione e reazione alle azioni criminose perpetrate a danno della privacy dei cittadini e delle stesse Istituzioni, alla stabilità dei sistemi informatici e alla struttura economico-sociale degli Stati.

    A ricordare quanto sia stringente il tema della cybersecurity e di quanto fondamentale sia la necessità di incrementare i livelli di sicurezza dei dati, dei sistemi informatici, è Anonymous – l’organizzazione internazionale di hacker – che, qualche giorno fa, ha annunciato di aver sottratto informazioni sensibili a diverse Istituzioni, tra cui Palazzo Chigi, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Difesa e il Parlamento europeo. Oscurato anche il sito della Scuola magistrati, quest’ultimo sostituito con una schermata inneggiante ad Allah, a firma Libyana Hacker: “Testimonio che non c’è Dio al di fuori di Allah e che Maometto è il Suo Messaggero”. Un messaggio non meramente a sfondo religioso, poiché trattasi della shahādah, la professione di fede che compare, peraltro, sulla bandiera nera dell’ISIS.

    Buste paga, contatti telefonici, documenti d’identità, indirizzi di residenza, documenti riguardo la sicurezza nazionale e del Capo del Governo, tra i quali alcuni riguardanti i sopralluoghi, effettuati dalle Forze dell’Ordine, a Bologna, in occasione della visita di Gentiloni, proprio in questi giorni, e quelli relativi alle richieste, da parte del nostro Paese, di frequenze radio in vista dell’appuntamento del Presidente del Consiglio a Bruxelles il 19 e 20 ottobre scorsi. Informazioni tutte rese pubbliche e il loro contenuto alla mercé di chiunque, curiosi e malintenzionati. Senza distinzione alcuna.

    Al netto dei particolari dati trafugati, su cui la Polizia Postale rassicura, circoscrivendo i danni e la portata dell’attacco, risulta rilevante l’esposizione dei sistemi informatici strategici ed istituzionali del nostro Paese ad attacchi di hackeraggio, anche a sfondo terroristico.

    I nuovi sistemi informatici sempre più virtualizzati, grazie anche all’utilizzo sempre più diffuso del cloud, con il 31,5% degli utenti internet comunitari che, nell’ultimo trimestre del 2016, ha utilizzato internet come spazio d’archiviazione di dati personali (dati Eurostat), in aumento di 4 p.p. nel triennio e destinato a crescere con l’avvento del 5G; il sempre maggior numero di individui che accede ad internet (+14% in Italia nel quinquennio 2011-2016) con il 71% di cittadini italiani che ha utilizzato internet nel corso dell’ultimo anno, (dati Eurostat), e il basso livello di alfabetizzazione digitale – l’Italia è al quart’ultimo posto in Europa (nel 2016, solo il 43% dei nostri connazionali ha competenze digitali di base o superiori alla base) – offrono prospettive non troppo rassicuranti circa la profilazione delle potenziali vittime di attacchi cibernetici.

    Lo scorso marzo, il Viminale, assieme alla Presidenza del Consiglio, ha presentato il nuovo Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica, non un mero elenco di intenti ma un piano operativo, con una riformulazione delle strutture di coordinamento e difesa cibernetica che proietta l’Italia su una nuova dimensione e un nuovo impegno nella lotta ai crimini informatici.

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