• Botta e risposta con il Codacons

    Botta e risposta con il Codacons

    A seguito del mio post sulla questione che ha toccato da vicino la Presidente Boldrini, relativamente al suo viaggio in Sudafrica per il funerale di Nelson Mandela, rispetto alla denuncia presentata dal Codacons con l’accusa di aver portato sul volo di stato il marito, ho ricevuto un comunicato dall’Ufficio Stampa dell’associazione dei consumatori, che riporto e a cui rispondo.

    Gentile Montanaro,

    In genere evitiamo di rispondere a chi ignora del tutto i fatti (e in tal senso può definirsi pacificamente “ignorante”), ma stavolta faremo una eccezione. Ne sia lusingato.

    Innanzitutto non è “LA” Codacons ma “IL” Codacons (primo indizio di ignoranza da parte sua).

    In secondo luogo, ci chiediamo dove lei si trovasse quando il Codacons ha denunciato l’utilizzo scorretto dei voli di Stato da parte di altri – e numerosi – esponenti politici. Forse, trattandosi di personalità estranee al partito di sua appartenenza, all’epoca non ha trovato così ridicole le ns denunce. Semplificando: il Codacons le sta bene quando denuncia Berlusconi, ma improvvisamente diventa ridicolo quando per gli stessi motivi attacca un politico di sinistra. Complimenti per la coerenza.

    Terzo punto: stia pure tranquillo. Non un euro dei suoi soldi e’ stato speso per l’esposto contro la Boldrini. Il Codacons non riceve finanziamenti pubblici a carico del bilancio dello Stato, e vive del sostegno dei propri iscritti, consumatori – loro si – intelligenti che appoggiano le ns battaglie e sono interessati a sapere se i politici (anche quello di sinistra a lei tanto cari) fanno un corretto uso dei soldi pubblici.

    Quarto e quinto punto: evidentemente lei ignora del tutto chi sia o cosa faccia il Codacons. Altrimenti saprebbe che, in quanto associazione dei consumatori più importante d’Italia, di visibilità ne ha fin troppa (e il suo post lo dimostra). Vada sul ns sito e legga la ns rassegna stampa. Allo stesso modo ignora – e questo e’ il punto più importante e più grave – che è nostro preciso dovere statutario interpellare le autorità competenti chiedendo indagini e verifiche quando anche solo si profila la possibilità di uno scorretto utilizzo del denaro pubblico. Questo e’ il nostro ruolo e la nostra funzione. Anche quando, come in questo caso, siamo costretti a chiedere accertamenti su persone a lei “vicine”.

    Certi della pubblicazione integrale di questo nostro messaggio sul suo blog, porgiamo cordiali saluti.

    Ufficio stampa Codacons
    Stefano Zerbi

    Spett.le Codacons,

    sono lusingato, con sincerità, per la vostra risposta che mi è stata inviata via email il 20 dicembre, a seguito del mio post relativo al “caso Boldrini”, a cui ora risponderò punto per punto.

    Premetto che il mio post non usava toni abbastanza moderati, ma mi aspettavo che da una posizione “ufficiale”, quale quella dell’Ufficio Stampa, si potesse ottenere un atteggiamento rispettoso verso la persona, senza offese personali, e un sano dibattito basato non su luoghi comuni (siccome sei di sinistra, allora tutti quelli di sinistra sono intoccabili, ecc..ecc..) ma su delle argomentazioni serie e concise. Proverò a correggere il tiro.

    Mi avete dato (uso il plurale, Sig. Zerbi, perché lei ha parlato a nome del Codacons) dell’ignorante, per aver usato “LA” anziché “IL”, nel citare il vostro Coordinamento. Chiedo scusa per questo errore madornale che mi ha costretto a rimuginare su tutti gli anni in cui ho studiato grammatica italiana, con angosciante rimorso sono tornato a studiarla, riprendendo i libri delle elementari.
    Le faccio presente, senza offesa, che l’aver posto l’articolo determinativo al femminile singolare era riferito alla vostra forma giuridica, quale appunto “associazione” (ossia persona giuridica, le cito l’Enciclopedia Treccani: La persona giuridica è quell’organismo unitario, caratterizzato da una pluralità di individui o da un complesso di beni, al quale viene riconosciuta dal diritto capacità di agire in vista di scopi leciti e determinati.) Perciò mi perdonerete se ho sottinteso il termine “associazione”, quando vi ho citati. Ora ho le conoscenze per non commettere più errori, vi ringrazio.

    In secondo luogo, ci chiediamo dove lei si trovasse quando il Codacons ha denunciato l’utilizzo scorretto dei voli di Stato da parte di altri – e numerosi – esponenti politici. Forse, trattandosi di personalità estranee al partito di sua appartenenza, all’epoca non ha trovato così ridicole le ns denunce. Semplificando: il Codacons le sta bene quando denuncia Berlusconi, ma improvvisamente diventa ridicolo quando per gli stessi motivi attacca un politico di sinistra. Complimenti per la coerenza.

    Mi rincresce dover rispondere ad insinuazioni di questo genere, ma vorrei sottolineare come ho sempre combattuto, dal primo giorno in cui ho deciso di far politica in un partito, abusi di ogni tipo da parte di esponenti di destra, di centro e di sinistra, anzi, vi dirò di più, se devo criticare, preferisco iniziare da casa mia, prima di guardare gli altri (chi, sciaguratamente, legge il mio blog, può confermarlo). È questione di buona educazione e di coerenza, quella coerenza per cui voi mi fate i “complimenti” e, per questo, ve ne sono grato.

    Cercate, per caso, di accostare il caso riguardante la Boldrini, con quello di Berlusconi (giusto per citarne uno tra molti)? Vediamo di ricapitolare: la Presidente della Camera ha viaggiato su un volo di stato, con l’AIRBUS in dotazione, assieme al Presidente del Consiglio, con relativi coniugi e staff al seguito. Un solo aereo è stato utilizzato e da quanto riportato dall’Ufficio Stampa della Camera, non ci sono state ulteriori spese, a segutio della rinuncia all’indennità di missione e al non pernottamento, vista la permanenza a Johannesburg per una sola giornata e il viaggio nella notte, sia all’andata che al ritorno. Di seguito il comunicato:

    Ufficio stampa su cerimonia commemorativa Mandela (13/12/2013)

    In relazione ad alcune notizie stampa riguardanti la partecipazione della Presidente della Camera dei deputati alla Cerimonia commemorativa solenne dell’ex Presidente Sudafricano Nelson Mandela, che ha avuto luogo il 10 dicembre a Johannesburg, si precisa quanto segue:
    – la Presidente della Camera dei deputati e coloro che l’hanno accompagnata sono stati ospitati sul volo del Presidente del Consiglio dei Ministri;
    – non vi sono state dunque spese di viaggio, né vi è stata alcuna spesa di soggiorno, dal momento che la delegazione ha viaggiato di notte sia all’andata che al ritorno.
    Si precisa altresì che tutto lo staff della Presidente, compreso il Capo del Cerimoniale, aveva già rinunciato alla corresponsione dell’indennità di missione, in considerazione della particolarità dello storico evento.
    L’indennità di missione corrisposta al personale di scorta ammonta complessivamente a 300 euro circa.

    Volete forse accostare il gesto del Presidente Boldrini, a questo?

    Sapete chi è quell’uomo alle spalle di Berlusconi? Il latitante Lavitola, un delinquente su un aereo della Repubblica Italiana. Cosa ha di analogo con quanto voi vi apprestate a denunciare in questi giorni?
    Perciò il Codacons mi sta bene quando, giustamente, pone in evidenza dei possibili abusi, ma solo quando a monte c’è una ponderazione indiscutibile. Questo caso è un buco nell’acqua, a mio avviso, perché così non fate altro che stuzzicare, in modo irresponsabile ed inutile, il campanello d’allarme dell’opinione pubblica, già duramente sotto pressione, a seguito della crisi economica e degli scontri avuti in questi giorni, per tutta la Penisola.

    Terzo punto: stia pure tranquillo. Non un euro dei suoi soldi e’ stato speso per l’esposto contro la Boldrini. Il Codacons non riceve finanziamenti pubblici a carico del bilancio dello Stato, e vive del sostegno dei propri iscritti, consumatori – loro si – intelligenti che appoggiano le ns battaglie e sono interessati a sapere se i politici (anche quello di sinistra a lei tanto cari) fanno un corretto uso dei soldi pubblici.

    Io sono tranquillissimo, dai toni utilizzati, sembrate voi un po’ agitati, ma tralascio questo particolare. Non ho assolutamente fatto riferimento al vostro bilancio ed a possibili finanziamenti pubblici. Il mio è un ragionamento semplice: se questa denuncia dovrà essere posta al vaglio dell’autorità giudiziaria, questo comporterà spese per la giustizia e quindi per le casse pubbliche. Punto. Nessun concetto fuorviante, nelle mie parole.
    Voi ritenete “intelligenti” coloro che appoggiano le vostre battaglie, allora mi chiedo cosa siano, invece, quelle persone che non si affidano a voi e che non hanno mai sostenuto le vostre battaglie. Sono stolti? Ignoranti anche loro?
    Vorrei sottolineare, che l’interesse verso il sistema politico, verso la spesa pubblica, deve partire, prima di tutto, dal tempo che una persona spende per scegliere chi votare. Ecco perché sono favorevole al ritorno al voto di preferenza, alle Politiche, così da poter avere un contatto diretto dei cittadini con i loro rappresentanti e non dover cadere più nel tranello “IMU sì, IMU no”. Questo vale per la destra, il centro e la sinistra. Basta luoghi comuni.

    Quarto e quinto punto: evidentemente lei ignora del tutto chi sia o cosa faccia il Codacons. Altrimenti saprebbe che, in quanto associazione dei consumatori più importante d’Italia, di visibilità ne ha fin troppa (e il suo post lo dimostra). Vada sul ns sito e legga la ns rassegna stampa. Allo stesso modo ignora – e questo e’ il punto più importante e più grave – che è nostro preciso dovere statutario interpellare le autorità competenti chiedendo indagini e verifiche quando anche solo si profila la possibilità di uno scorretto utilizzo del denaro pubblico. Questo e’ il nostro ruolo e la nostra funzione. Anche quando, come in questo caso, siamo costretti a chiedere accertamenti su persone a lei “vicine”.

    Ancora con questi luoghi comuni! “A lei ‘vicine’” cosa? Io ho una mia storia personale (se pur ancora giovane) e non vedo come si possa credere di poter definire due persone “vicine” per il semplice fatto di far parte  di un’aera politica. La maggior parte delle più forti discussioni che ho avuto in politica, le ho consumate  con coloro che fanno parte del mio partito e della mia area politica. Mi dovrei considerare vicino a loro? Io sono vicino alle mie idee, grazie alle quali condivido scelte e percorsi, e questo mi basta.
    Sono a conoscenza del vostro “dovere statutario” di interpellare le autorità competenti in caso di possibili abusi, ma mi chiedo dove sia l’abuso, in riferimento alla suddetta vicenda. Mi permetto di aggiungere che non sono l’avvocato di Laura Boldrini e che non sono stato inviato da nessuno a prenderne le sue difese, qui non si parla della Boldrini, ma di una “Boldrini”, donna o uomo qualsiasi che fa il suo lavoro e che con coerenza paga di tasca sua gli spostamenti, anche per funzioni di mandato.
    Ultimo passaggio: le vostre interpellanze chiedono “indagini e verifiche” – credo di aver letto bene – e allora mi chiedo se quanto sostenuto da me, qualche riga più su, sullo spreco di risorse per la giustizia, non sia vero, quando l’interpellanza riguarda un “non-abuso” e visto che non ci vuole uno scienziato per capirlo.

    Detto questo, spero di aver risposto, punto per punto, al vostro comunicato, con la speranza di poter discutere con toni che vanno oltre le persone e che ci si concentri sulla questione, non irrilevante e che, per questo, merita una seria analisi. La mia l’ho conclusa e concludo questo post con le parole della Presidente Laura Boldrini, per completezza di contenuti.

    Cordiali saluti.


  • Codacons e le manie di protagonismo

    La Codacons si sta dimostrando ridicola davanti agli italiani. Alzare un polverone per il semplice fatto che Laura Boldrini si sia portata dietro il proprio marito per raggiungere il Sud Africa, in occasione del funerale di Nelson Mandela, con un volo di stato, con l’AIRBUS A319 CJ, non certo un aereo a 3 posti, è una pagliacciata.
    Spiegatemi: la Codacons dovrebbe difenderci dagli sprechi? Mi chiedo se gli accertamenti INUTILI che ora verranno avviati a seguito della loro denuncia non sia spreco di denaro pubblico.
    La Boldrini non ha sprecato un solo centesimo in più nel portarsi il marito e cominciamo ad essere un paese serio, dove si cominci a capire che chi fa politica ha anche una famiglia e che in caso di trasferte lunghe deve essere consentito a tutti poter giovare della sua presenza. Gli americani si lamentano di Obama che porta con se la First Lady e le sue due figlie? Suvvia! Cretinate!

    A me sembra che qualcuno abbia manie di protagonismo e che tutelare i consumatori ormai non sia più una priorità: meglio lo share!


  • Dichiarazione sull’intervista a Fax di sabato 14 dicembre

    Dichiarazione sull’intervista a Fax di sabato 14 dicembre

    Difficilmente scrivo cose che riguardano il locale o faccio riferimento a giornali locali, su questo blog, ma vorrei precisare un piccolo particolare che, probabilmente per una mancata mia chiarezza espositiva, ha fatto sì che si travisasse un mio ragionamento, pubblicato sabato 14 dicembre sul settimanale di Noci “FAX”.

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    Nell’intervista riporto le mie considerazioni (dove parlo in prima persona singolare) e quelle a nome dei Giovani Democratici (dove parlo in prima persona plurale), tengo a precisarlo.

    Detto questo, volendo fare il sunto dell’articolo, spiego la nostra riflessione in merito al risultato ottenuto da Civati a Noci, arrivando secondo (14,48% contro il 74,11% di Renzi) e sulla posizione che da ora avranno i GD Noci, nel partito, dopo il risultato che ha, quasi plebiscitariamente, scelto Renzi segretario del PD. Cose interessanti, per chi lo ritiene opportuno, ma certo non è questo il nocciolo del problema.

    Successivamente a quanto detto sopra, ho sviluppato delle riflessioni, a titolo personale, sull’affluenza e sul perché quel distacco netto tra Renzi e i suoi avversari (Cuperlo e Civati, per chi ha già rimosso. #sischerza). Nella mia riflessione ho posto un quesito che non ho certo partorito io, ma noti giornalisti, molto più esperti di me nel saper leggere un risultato elettorale e il sistema politico italiano, confermando, senza nessun giro di parole, un processo negativo per il nostro Paese, ma ancor di più per il Mezzogiorno, affermando la presenza incondizionata del voto clientelare o comunque della logica dei “pacchetti di voti” (oltre che di tessere) che ha dato scandalo durante le votazioni “esclusive” per i tesserati, con il boom di tessere (vedi Frosinone, giusto per citarne uno).

    Poiché ritengo, se le mie conoscenze geografiche mi assistono, che Noci sia parte integrante e, credo, con un certo orgoglio (correggetemi se sbaglio), del Mezzogiorno d’Italia, ho ben voluto sottolineare la mia grande speranza di non vedere la mia Città coinvolta e parte di un ragionamento molto più ampio, come quello fatto da molte testate e da inchieste giornalistiche di un certo spessore ed importanza a livello nazionale.

    Perciò mi dispiace che qualcuno possa aver inteso il mio ragionamento come un messaggio inquisitorio nei confronti delle oltre 700 persone che l’8 dicembre sono uscite di casa per dare il loro importante contributo e segnale di Democrazia, che ringrazio personalmente, uno per uno e a cui chiedo scusa, senza timore e senza vergogna – perché ritengo indispensabile la concezione che tutti possono sbagliare e che soprattutto se si vuole essere un punto di riferimento per gli altri e poter lavorare per il bene di tutti, si debba, prima di tutto, guardare negli occhi le persone e chiedere scusa quando si sbaglia qualcosa – faccio le mie scuse, se quanto riportato possa essere sembrato un attacco indiscriminato a tutti. Poi, certo, ognuno è cosciente della propria situazione e ne trarrà le dovute considerazioni.

    Ps. certo, di tutto quello che ho detto, si poteva scegliere un altro titolo, per esempio, ho sottolineato la speranza di una collaborazione tra Renzi e Civati, che non molti sottolineano o che ritengono scontata, ma così non è. Ecco avrei preferito un titolo così: “MI AUGURO UNA COLLABORAZIONE TRA RENZI E CIVATI“. Ma non si può sempre ottenere tutto, però ci tengo a risolvere questo piccolo problema di incomprensione dell’intervista, a causa delle mie parole.

    Ps2. a breve tornerò a scrivere costantemente sul blog, lo studio prima di tutto, non solo per un mio personale tornaconto, ma anche per rispondere alla crisi del Diritto allo Studio a cui dobbiamo dedicarci, come partito e come studenti, dobbiamo rispondere con la politica e anche con l’impegno a formarci e a rispondere con l’arroganza che solo noi studenti abbiamo, nel difendere i nostri diritti.


  • Sel vota Civati? E quindi?

    Mi stupisco di affermazioni che leggo sui social network, in queste ore. Ora ci si appiglia al fatto che i militanti di SEL, nei territori, voteranno Civati. Gridano allo scandalo.

    Io dico, invece, che il vero scandalo è leggere come la Confederazione dei Pensionati della CGIL mandi una comunicazione ai suoi aderenti per sostenere Cuperlo, oppure vedere gente con la tessera del PDL (FI) in tasca e votare per Renzi.

    Se i militanti ed elettori di Sinistra Ecologia Libertà voteranno per Civati (a differenza di Vendola che si disse favorevole a Renzi), non va lanciato l’allarme, visto che Civati nel suo programma ha in progetto di un unico soggetto di sinistra di governo con SEL (e gli elettori di questo apprezzano, a questo punto).


  • Il gatto messo all’angolo

    Il gatto messo all’angolo

    Quando un gatto si trova all’angolo, circondato da dei cani inferociti o da altri gatti che vogliono fargli il culo, comincia ad uscire gli artigli ed a rizzare il pelo.

    L’immagine che vedo in questi giorni a Foggia, che coinvolge in prima persona il capolista di Cuperlo, in quella provincia, è proprio quella di un vecchio gatto messo all’angolo.

    Quanto detto da D’Alema sull’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile, di Cerignola (Fg), sostenitrice appassionata di Pippo Civati (ha fatto vincere Pippo nella provincia di Foggia, durante le “primarie dei tesserati” in cui c’erano le famose convenzioni)  è una caduta di stile bella e buona. Non c’è da dir nulla se non che il vecchio gatto si sente ormai indifeso dalle sue stesse logiche e da un sistema partitico che ha costruito per avere tutto sotto controllo e a completa disposizione.

    Però facciamo attenzione al vecchio gatto, perché ha nelle vene sangue di vecchia volpe e il 9 dicembre, ce lo ritroveremmo alla prua del PD, ad osservare l’orizzonte, mentre il nuovo segretario, il giovane vecchio rottamatore Renzi o il mangiatore di libri Cuperlo, con in mano il timone ascolterà il navigatore col baffo.

    Ma tanto #vinceCivati e quindi problemi non ce ne sono.


  • Il Presidente Renzi e l’inceneritore

    Matteo Renzi da il meglio di se, in una trasmissione di qualche anno fa, quando era Presidente della Provincia di Firenze. Se la prende con tutti in studio, pur di difendere l’inceneritore. Noi, invece, vogliamo spegnerli tutti e pensare che un mondo a rifiuti zero sia più che realizzabile.


  • La via maestra

    La via maestra

    Non è solo Prodi a darci una bella notizia, ma anche il Prof. Stefano Rodotà, che lancia questo endorsement a Civati, oggi.

    Non so se esista veramente quell’”area Rodotà” che Pippo Civati generosamente mi accredita. Esiste certamente, invece, un largo mondo politico e sociale con il quale da anni mi sforzo di lavorare per ricostruire una cultura politica perduta e che ha ormai alcuni assi ben visibili – la via maestra della Costituzione e l’etica pubblica, i diritti fondamentali e la dignità delle persone, il reddito di cittadinanza e i beni comuni, l’accesso a Internet e le nuove forme di partecipazione. Proprio su questo terreno, e ben prima delle vicende dell’ultimo anno, proprio con Pippo Civati era nata una collaborazione che davvero mi auguro che possa continuare nel modo più intenso e utile per tutti. E’ la politica del coraggio e dello sguardo sul futuro.


  • Paesi che vai, civoti che trovi

    Civati va in Europa, a Bruxelles, ad incontrare i tanti giovani che sono lì, che continuano a portare avanti il nome dell’Italia all’Estero. Ascoltarli è il primo passo per riportarli qui, a casa.