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  • È nato!

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    Finalmente è online PostMeridiani.it, il blog collettivo che abbiamo messo su assieme ad un folto gruppo di ragazze e ragazzi che nei prossimi giorni si sveleranno in toto sul portale, sia attraverso la sezione “Autori” sia nei vari articoli che troverete sul blog.

    Un progetto che nasce per essere collettivo e immediatamente fruibile dalle giovani generazioni. Ce ne sono tanti in giro, direte voi, certo, ma questo qui è diverso. Non perchè ci scriva anche io, ma perchè è stato ideato, pensato, progettato e reso concreto (e aggiornato) da una generazione che non ha intenzione di starsene con le mani in mano.

    Non ci sono gerarchie. Questo è il primo aspetto fondamentale. Non c’è un direttore o un caporedattore, siamo ragazze e ragazzi che mettono al servizio della comunità il loro impegno, giorno dopo giorno, sul territorio e che hanno deciso di voler trasmettere qualcosa e di cercare il dialogo con tutti, sul futuro, sulla nostra generazione, sul mondo che ci circonda.

    PostMeridiani è un blog collettivo, siamo tanti autori e cresceremo sempre più, perchè vogliamo creare qualcosa di utile per gli altri e per tutti quanti noi. Post sta per “post del blog”, ma anche “dopo”, “oltre”. Oltre cosa? Oltre il Mezzogiorno, raccontando e sognando il Mezzogiorno. Perchè oltre il Mezzogiorno? Perchè noi facciamo del nostro senso di appartenenza un punto di forza e ovunque andiamo o qualsiasi cosa facciamo, la nostra Terra ci accompagna, nel nostro percorso.

    Quello che il Sud dovrà essere, lo dovrà guadagnare con fatica, ma solo se il Sud smetterà di rincorrere il Nord, come dice il prof. Franco Cassano in “Il pensiero meridiano” (Ed. Laterza).

    Il nostro obiettivo è quello di raccontare il Sud, le sue sfaccettature, l’amore per la nostra terra, per il nostro Paese. Lo faremo partendo dalle idee, per poi raccontarle con le parole di una generazione che non smette di lottare. Vi racconteremo storie di persone che hanno fatto molto per il Sud e per l’Italia, per il loro futuro.

    Buona lettura a tutti!


  • Il dialogo che serve

    e da cui bisognerebbe prendere spunto, oggi, lo palesa Fabrizio Barca, in vista di [w] la libertà a Reggio Emilia, questo weekend, nel quale saranno sviscerate le idee che in questi ultimi mesi, contro i 101 franchi tiratori e per un paese vivibile e a prova di politica, sono state elaborate per affidarle ad un nuovo PD.

    Apprezzo quanto dice Barca ma anche io, se posso permettermelo, ritengo che una partecipazione alle decisioni interne (segretario, ecc) al PD, riservata solo ai tesserati, possa avere degli effetti collaterali (vi ricordo che in Italia vige la legge dei pacchetti di tessere). Facciamo attenzione.


  • #102ideepercambiare

    Ecco il risultato (primo) di #OccupyPD. Molte delle cose sono state dette volte e più volte su questo blog, per il resto, vi consiglio di leggervi la loro presentazione.


  • Tutti a lezione di Costituzione

    Che lo strumento dei decreti legge fosse ormai diventata una moda, lo si era capito da un pezzo, ma che si raggiungesse limiti non consentiti dalla Costituzione pure, considerato il fatto che una grande parte della classe politica non conosce la Costituzione e non rispetta, spesse volte, i precetti costituzionali.

    La Consulta, oggi, ha bocciato il taglio delle Province per incostituzionalità. Art. 117 e art. 133 oltre che all’art. 77, sono questi gli estremi che hanno garantito alla Corte Costituzionale il profilo di illegittimità costituzionale del provvedimento.

    Ci voleva tanto a capire che i dl (decreti legge) sono, dalla Costituzione, consentiti in casi di assoluta necessità ed urgenza? Quale urgenza c’è per le Province? Sono mesi che si rinvia il tutto, forse questa fretta è dettata dalla necessità per la politica di riprendere credibilità.


  • In diretta da Piazza Tahrir


  • Apprezzo

    che il Palermo Calcio abbia messo all’angolo Miccoli e che la cittadina di Corleone gli abbia revocato la cittadinanza onoraria. La Sicilia che reagisce in questo modo è una Sicilia che sta dimostrando di essere stanca di certe cose.


  • Europa: la bella addormentata nel bosco

    Questo teatrino del Datagate tra UE e USA mi fa sghignazzare. Come potevano le istituzioni europee a non sospettare che qualcosina qualcosina gli Stati Uniti stavano monitorando? E di quell’antenna installata in Europa? Ne vogliamo parlare?

    Che ora Hollande e la Merkel si sentono indignati è cosa buona è giusta, ma che non si siano resi conto della tendenza degli USA di tenere tutto sotto controllo, mi lascia qualche dubbio sulla loro perspicacia. Eppure Kerry lo dice con tanta nonchalance.