Tag: voto di scambio

  • Da quando sono impegnato in politica non ho mai preso una lira, c’ho soltanto rimesso e sono fiero di questo, perché il mio impegno non ha fini personali, soltanto senso del dovere e volersi mettere al servizio della comunità.

    Quello che sta succedendo in questi giorni è davvero sconcertante, ma la cosa che mi fa più male è che mi si intima di vergognarmi, del perché io sia del PD.

    Tutti coloro che utilizzano questi metodi mafiosi ringraziano, ancora una volta, chi generalizzando fa il loro gioco e salva ancora una volta la faccia di questi farabutti.

    Provo tanto dolore. Provarlo a 21 anni è davvero tragico. Ve l’assicuro.

  • In questi giorni sta succedendo il putiferio, ed è un bene che questo accada.

    Pare che abbiamo scoperto l’incredibile, in realtà è una di quelle cose che potremmo accostare alla scoperta dell’acqua calda.
    Il voto di scambio politico-mafioso è presente da sempre ma mai nessuno ha preso una decisione netta, nessuno ha voluto creare strumenti a disposizione dei cittadini per poter scardinare il sistema, mettersi al riparo da possibili minacce e soprusi.

    Durante le Amministrative a Noci, lo scorso 2013, da candidato consigliere, assieme ai Giovani Democratici di Noci, denunciammo una deriva che fa eco a quanto sta accadendo in queste elezioni regionali. Migliaia di euro spesi per rappresentanti di lista, materiale cartaceo senza mai fine, comitati extra lusso, manifesti ovunque e, come se non bastasse, regalini a tutti coloro che decidevano di votare per quel candidato. Siamo stati sbeffeggiati, derisi e, per certi versi, scaraventati nell’angolo dell’insolenza e dell’indifferenza.

    La Digos indaga e mi auguro non faccia soltanto questo, ma arrivi al dunque, inchiodando chi utilizza questi sistemi di consenso beceri, di stampo mafioso. Non possiamo più tollerarlo.

    E quindi, noi saremmo quel Paese che merita le preferenze? Non oso immaginare cosa possa succedere alle prossime elezioni Politiche, se lo Stato non si premunisce di armi di difesa contro questa gentaglia, inetta, incapace di ottenere consenso con le proprie idee (molto probabilmente perché non ne ha).

    Facile prevedere di prendere 20.000 preferenze se, di queste, il 90% è frutto di una compravendita. Il monitoraggio è più semplice, stringente.

    Ma guai a chi minimizza il tutto. Guai a chi crede di non avere colpe. Dopo queste elezioni regionali chi è stato il responsabile politico di determinate scelte dovrà essere allontanato con la forza da ogni incarico, dalla politica attiva.

    Io inizio a contrastare il tutto, scegliendo chi votare con la testa. E voi?

  • Quello che vi ho per millemila volte ribadito su questo blog, oggi ve lo ridico per la millemilaunesima volta: lo faccio con il pensiero di un bravissimo giornalista, amico, a cui auguro di diventare presto un giornalista di scala nazionale. Lo scrive sul suo blog, io ve lo posto qui.

    Noci è un paese pulito. Non c’è la mafia. Non ci sono corrotti né corruttori. Non ci sono candidati che spendono un fracco di soldi per la campagna elettorale perché poi potranno farli rientrare con le tangenti, una volta al governo. Non ci sono grossi finanziatori occulti delle campagne elettorali. Non ci sono candidati che promettono ai cittadini di scalare le liste d’attesa in ospedale in cambio di un voto. Non ci sono candidati che organizzano feste e cene e regalano alcool a volontà in cambio di una preferenza. Non ci sono candidati che lasciano i loro santini nei taschini dei disabili, ma poi si vergognano di stringergli la mano. Non ci sono candidati che nei santini elettorali arrotolano 100 euro e poi li porgono, insieme a grandi pacche sulle spalle, ai 18enni.

    Non ci sono. Come siamo fortunati! In ogni caso, per diletto o anche per prevenzione (non si sa mai, mancano dieci giorni…), vorrei esprimere tutto il mio disprezzo per coloro che fanno quelle brutte cose, in altri paesi lontani.

    Tu, candidato del paese lontano, che arrotoli 100 euro nel santino sei un pezzo di merda. E no, non esiste argomentazione garbata che possa rendere lo stesso concetto. Tu stai tradendo contemporaneamente l’Istituzione che ti candidi a rappresentare e il futuro della persona, inesperta e disinformata, che accetta di votarti in cambio di quella banconota. Ma non la tua dignità, perché non ce l’hai.

    Ai 18enni di quel paese lontano, a quelli che per qualsiasi motivo hanno accettato un favore, invece voglio far leggere un articolo di cinque anni fa, quando anche a Noci succedevano quelle brutte cose, ed io da sprovveduto e scostumato studente fuorisede qual ero, gli rivolgevo un appello. Oggi sono molto più rassegnato e non ci riuscirei.

    SE UN VOTO VALE 50 EURO (da NociPuntoIt di aprile 2008)

    Un appello a tutti i votanti. E soprattutto ai giovani.

    Osservare Noci da lontano, col binocolo, è certamente meglio. Perché a stretto contatto con le bruttezze e le piccolezze della politica locale non può che venire il voltastomaco. In queste brevi vacanze pasquali, ad alta tensione politica, ho quindi inevitabilmente sofferto di nausea. Ma, siccome qualcuno dice che non si può stare sempre a criticare senza mai essere propositivi, ho deciso di fare un appello. A tutti i nocesi votanti, ma soprattutto ai più giovani, a quelli che il 13 aprile voteranno per la prima volta. Queste brevi giornate a casa mi hanno dato lo spunto.

    A livello locale l’appartenenza politica, o le scelte di parte (che me ne vogliano quelli della Sinistra Arcobaleno), contano poco o nulla. A Noci conta la fiducia nel candidato, l’affidabilità della persona, perlomeno per i (pochi) cittadini il cui voto non è vincolato da una parentela. E quest’anno c’è un metodo sicuro ed oggettivo per misurare l’affidabilità dei candidati sindaci o consiglieri, deputati o senatori. Basta liberarsi dei vetusti pregiudizi ideologici e guardare al concreto. Ragazzi, ce li avete presenti quelli che vi offrono cene lussuose, serate in discoteca, ricariche telefoniche o ancora più spudoratamente bigliettoni da 50 euro, in cambio di un voto? Bene, è facile: quelle sono le persone da non votare. Siano essi di destra o di sinistra, anarchici o ciellini, stalinisti o proto fascisti, sono candidati che non meritano oggettivamente il voto, tanto meno la fiducia e la stima. E che anzi meriterebbero di essere denunciati e processati per voto di scambio. Non è poi così difficile capire che chi crede di poter comperare il voto con 50 euro è qualcuno che non solo non rispetta le basilari regole dello Stato democratico, ma, soprattutto, non rispetta voi, la vostra intelligenza di persone e la vostra indipendenza di cittadini. Bisogna essere chiari in certi casi e allora è opportuno precisare che non sto parlando delle cene di partito o degli spot elettorali un po’ subdoli (come i volantini dell’Amministrazione Comunale, inviati in tutte le case nocesi, che ci raccontano l’impresa “faraonica” del miglioramento della viabilità urbana attraverso l’asfaltatura delle buche, guarda caso avviata a un mese dalle elezioni). Queste sono le normali manovre della politica, criticabilissime, ma comunque più o meno corrette. Ciò che fa’ ribrezzo, e che dovrebbe fare scandalo, sono quelle banconote passate sottomano o piazzate sotto il tovagliolo al ristorante, quelle serate in discoteca a ingresso gratuito offerte da questo o quel partito, quei telefonini con fotocamera da 50 euro regalati ai 18enni, in cambio di una foto alla scheda elettorale “correttamente” compilata (reato punibile con la reclusione). Già nel 2006 successero tutte queste belle cose, ma se ne parlò soltanto dopo, a bassa voce. Questa volta abbiamo, tutti, l’opportunità di capire prima, di renderci conto di chi sono i farabutti che ci prendono in giro e di denunciare quanto accade. E se il coraggio di denunciare non è abbastanza, perlomeno abbiamo la possibilità di scegliere. Ovvero di non votare per chiunque faccia porcate del genere. Perché la gente così ci mangia e ci marcia sull’ingenuità dei ragazzi, sul disinteresse diffuso per la politica, sulla totale ignoranza e mancanza di rispetto per lo Stato, la legge, la Costituzione.

    Non ci si può lamentare di non avere futuro, di essere condannati a vita al precariato e poi accettare 50 euro sottobanco dal primo politicante in malafede che capiti. Perché è proprio quella gentaglia cui si svende il voto che poi decide il Nostro futuro, attraverso leggi, amministrazioni e governi che curano esclusivamente l’interesse proprio e dei propri amici finanziatori. E’ questo il momento in cui chi si sente maltrattato, deluso o ignorato dalla politica deve far valere i propri diritti. Denunciando, condannando o comunque non votando certe canaglie. Rifiutando i 50 euro. Dando fiducia alla gente onesta. Perché la gente onesta c’è ancora e non è poi così difficile riconoscerla, se si è onesti altrettanto. Altrimenti si diventa complici e colpevoli. Complici per 50 euro! Cinquanta anni fa un voto valeva perlomeno un posto di lavoro!

    E’ necessario abbattere questi residui dannosi di mentalità mafiosa e omertosa. Non è un reato mandare a quel paese uno che vi offre una serata in discoteca, in cambio di un voto, è invece un diritto e un dovere denunciare chiunque provi a corrompervi con le banconote o vi minacci mettendo sul piatto dello scambio un posto di lavoro.  Al limite (della legalità) fatevi furbi. Perché mai, uno che si ritiene furbo, prende i 50 euro dal politico e poi lo vota davvero? Per quanto miserabili possano essere i politici che vanno a controllare, sezione per sezione, chi li ha votati, non potranno mai avere la certezza assoluta sulla vostra preferenza. Se fossi furbo, mi farei il giro di tutti quei politici, di tutte quelle cene e tutte le discoteche e poi con un discreto gruzzolo e la pancia piena andrei a votare per l’unico che mi abbia offerto solo un futuro e una stretta di mano.

  • A Noci la situazione è incresciosa, non che non ce ne siamo mai accorti di nulla, ma la situazione sta diventando insopportabile, dopo che la politica ha definitivamente perso la bussola, noi non possiamo tollerare che il voto di scambio sia una prassi ben consolidata nella nostra Città.

    Bisogna dire basta a questi pezzi di merda! Denunciateli, dopo aver sputtanato ai quattro venti nome e cognome della testa di cazzo che vi offre dei soldi o qualcos’altro in cambio del voto.

    Siamo a conoscenza di metodi da infami che chiamarli beceri e mafiosi è poco.

    Da oggi saremo presenti ovunque, non ci saranno volti conosciuti all’opinione pubblica, ma fate attenzione, saremo ovunque e saremo pronti con fotocamera e videocamera per fotografare e filmare queste meschinità.

    Come sempre, buona campagna elettorale a tutti!