• Presentata la nuova Segreteria del PD Puglia

    Presentata la nuova Segreteria del PD Puglia

    Ieri è stata presentata la nuova Segreteria regionale del Partito Democratico pugliese.
    Rinnovo i miei più sentiti auguri di buon lavoro a Marco Lacarra, nostro Segretario regionale e validissimo amministratore, al Presidente regionale Assuntela Messina e alle due vice segretarie Sandra Antonica e Elisa Mariano.
    Voglio, tuttavia, abbracciare e fare loro gli auguri a chi con me ha condiviso e condivide tutt’ora un percorso, politico e/o territoriale che sia.
    Un augurio di buon lavoro a Lucia Parchitelli, bravissima assessora del Comune di Noci. Sono felice che possa rappresentare la nostra Federazione e, soprattutto, Noci nell’organo politico per eccellenza del nostro partito pugliese. Sono molto orgoglioso di lei e le auguro di dare il massimo.
    Un abbraccio a Pierpaolo Treglia, con il quale ho condiviso un percorso lungo 6 anni all’interno dell’Organizzazione giovanile e che oggi vedo essere riconosciuto il suo importante impegno politico per il nostro partito e la nostra Organizzazione giovanile.
    Auguri a Giacomo Polignano, Portavoce della segreteria, una forza della natura. Non credo serva altro per descrivere le ragioni della grande stima che ho nei suoi confronti, per l’immensa energia e impegno che mette quotidianamente al servizio della sua comunità, il suo è un riconoscimento di quanto guadagnato sul campo.
    Auguri a Paola Romano, giovane e competente assessore del Comune di Bari, che sta dimostrando di essere molto attenta alle esigenze della Città e dei più deboli.
    Auguri a Domenico De Santis, da sempre impegnato per la nostra causa comune, da buon dirigente di partito quale è.
    Un augurio di cuore a Michela Mastroluca, mia vittima costante di stalkeraggio quando eravamo insieme in Segreteria regionale per le innumerevoli chiamate ed sms per organizzare il nostro lavoro. Di lei ho una grandissima stima e sono certo che darà il massimo anche in questa nuova sfida.
    Auguri anche a Gianfranco Palmisano, assessore in gamba che ha rivoluzionato e migliorato, col suo impegno, Martina Franca. Sono sicuro che saprà farsi valere anche in Segreteria.
    Auguri ad Elvira Tarsitano, già Presidente regionale del partito e stimatissima biologa, molto attenta alle problematiche ambientali della nostra Regione. Sono certo che il partito si vanterà del suo grandissimo lavoro.
    Auguri a Vito Antonacci, già Sindaco ad Adelfia e ottimo amministratore. Sono sicuro che occupandosi di Enti Locali, all’interno della Segreteria, porterà le sue competenze al servizio degli amministratori dem pugliesi.
    E per ultimo, ma non di certo per importanza, un augurio ed un abbraccio al mio fraterno amico Francesco Di Noia, mio Segretario regionale dei Giovani Democratici. Di lui non ho dubbi: rappresenterà al massimo la nostra Organizzazione anche in Segreteria PD, così come lo sta facendo in ogni occasione.


    Ecco la composizione integrale della Segreteria regionale del PD Puglia

    Segretario Regionale – Marco Lacarra
    Vice Segretaria – Sandra Antonica
    Vice Segretaria – Elisa Mariano
    Responsabile Organizzazione – Giovanni Epifani
    Tesoriere Regionale – Alessandro De Benedictis
    Enti Locali – Vito Antonacci
    Responsabile Circoli – Mino Carriero
    Responsabile Tesseramento – Ruggiero Mennea
    Coordinatore della Segreteria – Antonio Maniglio
    Responsabile Dipartimenti – Michelangelo Superbo
    Portavoce Segreteria – Giacomo Polignano
    Rapporto con Europa e Progetti Europei – Tommaso Sgarro

    Altri componenti:
    Lucia Parchitelli
    Roberto Carbone
    Pietro Pugliese
    Pierpaolo Treglia
    Gianluca Ruotolo
    Antonella De Marco
    Alessandro De Matteis
    Antonella Vincenti (presidente Conferenza Donne Democratiche)
    Paola Romano
    Angela Rizzi
    Elvira Tarsitano
    Angelo Sirsi
    Ludovico Vico
    Nicola Centrone
    Domenico De Santis
    Gianfranco Palmisano
    Michela Mastroluca
    Gianni Sportelli
    Costanzo Carrieri
    Alessandra Giammaruso
    Francesco Di Noia (segretario GD)
    Erika Cormio
    Cinzia Dicorato
    Luigi Nestola


  • Finalmente approvata la “Dopo di Noi”

    Finalmente approvata la “Dopo di Noi”

    Ieri è stato fatto un ulteriore passo verso la civiltà. Il nostro Paese si è munito di una legge che prevede sostegno a tutti i disabili che rimangono senza il sostegno famigliare, attraverso una serie di interventi a supporto delle diverse esigenze che ogni portatore di disabilità ha.
    Ma non finisce qui. Infatti, la legge sul “Dopo di Noi” prevede interventi anche “durante il Noi”, come spiegato puntualmente nel video.
    L’ultima legge di Stabilità prevede già uno stanziamento di 90 milioni per ogni anno, a partire proprio dal 2016, dimostrando, ancora una volta, che questa legge non è solo un elenco di cosa si vuol fare, ma di cosa effettivamente si farà, con voci di spesa definite e già pronte per realizzare quanto previsto dalla normativa.
    Orgoglioso dei parlamentari che hanno approvato una legge nata dalle tantissime richieste delle famiglie con persone disabili. Una legge nata dal basso, mi vien da dire, che dimostra come la politica, quando sa essere se stessa, riesce a tradurre in concretezza quanto chiesto dai cittadini.
    Peccato che non ci sia stato il voto unanime di tutto il Parlamento e che il ‪‎M5S abbia votato contro. Sono davvero molto dispiaciuto, ma noi continuiamo ad andare avanti.
    Grazie al PD e, in particolare, ad Elena Carnevali per il grandissimo impegno.

    Le principali novità

    • l’introduzione dell’istituto giuridico del trust, per salvaguardare il patrimonio da utilizzare per il figlio;
    • la cancellazione dell’imposta di successione e donazione per i genitori, ad esempio per la casa di proprietà;
    • la riduzione di aliquote e franchigie e le esenzioni per l’imposta municipale sugli immobili; l’innalzamento dei parametri sulla deducibilità per le erogazioni liberali e le donazioni;
    • la detraibilità delle spese per le polizze assicurative, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi per le assicurazioni sul rischio morte.
    • l’istituzione presso il  ministero del Lavoro del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con una dotazione di 90 milioni di euro per quest’anno, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni annui dal 2018 in poi.

  • Non votateci senza consapevolezza

    Non votateci senza consapevolezza

    Mi ritrovo, dopo tempo, a scrivere nuovamente sul mio blog. Lo faccio, però,  per lasciare un messaggio, a ridosso delle Amministrative del 5 giugno.

    Si vota in diversi comuni della Città metropolitana di Bari, e nella maggior parte di questi, i Giovani Democratici sono presenti, nelle liste del Partito Democratico, come candidati al consiglio comunale. Non votateli. Non votate i nostri candidati perché giovani. Non votateli perché simpatici. Non votateli perché sono vostri parenti.

    Votate i candidati dei Giovani Democratici per quello che rappresentano: la voglia di fare politica per una causa comune, per il bene comune delle loro città. Votateli per la grande passione che sprigionano ogni volta che parlano della loro terra, dei loro concittadini e delle esigenze di questi.

    Le grandi sfide portano grandi paure ed ansie. Le ho provate anche io quando, 3 anni fa, a 19 anni mi candidai al consiglio comunale del mio paese. Che grande emozione, che esperienza magnifica sapere di concorrere per il bene della propria Comunità e di farlo in prima persona, presentando un progetto ai propri concittadini, chiedendo fiducia e, soprattutto, consapevolezza.

    Sì, quella consapevolezza che spesso manca e che noi chiediamo a gran voce: non votateci per aver sentito dire che siamo in gamba; che siamo giovani e quindi meritevoli di avere una possibilità. Votateci perché rappresentiamo un’alternativa valida alla politica statica, a quella ormai assopita, senza lungimiranza.
    Votateci perché per noi un problema non è un ostacolo ma una sfida.

    Faccio il mio personale in bocca al lupo a tutti i Giovani Democratici Terra di Bari candidati nei diversi consigli comunali, e a chi questa sfida la sta vivendo da protagonista assoluto, come Giovanni Oliva, candidato sindaco a Locorotondo.

    Un abbraccio immenso oltrepassa i confini della Città metropolitana e va ad un grande amico, Stefano Minerva, che, in questa tornata elettorale, ha raccolto una sfida gigantesca: candidarsi a sindaco della Città di Gallipoli. Una forza della natura al servizio della propria comunità. I cittadini di Gallipoli sono fortunati a poter scegliere un candidato così valido e pieno di energia come Stefano. A lui e a tutta la sua squadra un augurio speciale.

    Buon voto a tutte e a tutti.
    E andate a votare.


  • AAAAA: PoliBa orgoglio pugliese e del Mezzogiorno

    AAAAA: PoliBa orgoglio pugliese e del Mezzogiorno

    Non veniteci a parlare del solito divario Nord-Sud e che tutto va male e che le classifiche ad orologeria de Il Sole 24 Ore sono Bibbia e che chi decide di rimanere nel Mezzogiorno a studiare è destinato ad occupare la serie B.
    Una narrazione in controtendenza con la realtà che cozza con il merito che invece c’è e va valorizzato e sottolineato.
    Oggi dobbiamo essere orgogliosi di quello che riusciamo a dimostrare in Italia e nel mondo.
    Oggi, quell’orgoglio è rappresentato dal Politecnico di Bari.


  • Datevi pace, sull’8xmille ha ragione D’Alema

    Datevi pace, sull’8xmille ha ragione D’Alema

    Sull’8xmille da destinare alla costruzione delle moschee, ha ragione Massimo D’Alema. L’intervento pubblico nella costruzione di luoghi di culto è sinonimo di laicità, qualora lo Stato intervenga in modo paritario per le diverse religioni presenti sul suo territorio.

    La religione cattolica è la prima religione in Italia (circa 51 milioni di fedeli), la religione islamica è la terza (1,2 milioni circa). Secondi sono gli ortodossi, con quasi 1,3 milioni di credenti.

    I cattolici sono ben sostenuti dai sistemi di contribuzione, vedi l’8xmille alla Chiesa cattolica, che tutti quanti noi conosciamo. Per non parlare delle enormi agevolazioni fiscali su tasse e immobili.

    Siamo sul filo del rasoio e lo spiega bene questo articolo su Linkiesta che vi prego di leggere, perché su questo è incentrato il mio post di oggi.
    Il Belgio è il luogo cardine degli attacchi terroristici per errori commessi tempo addietro, circa il rapporto tra la Comunità islamica belga e lo Stato.

    È così che il wahabismo e la sua visione dell’Islam allergica alle innovazioni e a tutto ciò che non è musulmano e propensa invece alla lotta armata contro i miscredenti e gli infedeli si sono affermati in Belgio, formando imam che sono poi andati a predicare nelle centinaia di moschee del Paese, facendo proseliti e trovando consenso in quartieri come Molenbeek, che è solo il più tristemente famoso ghetto del Paese, non certo l’unico: «Una scelta, quella fatta dal Belgio quarant’anni fa, criticata oggi anche dal ministro francofono belga Rachid Madrane, musulmano, – continua Meotti – che al giornale La Libre ha detto: “Il peccato originale del Belgio consiste nell’aver consegnato le chiavi dell’islam nel 1973 all’Arabia Saudita per assicurarci l’approvvigionamento energetico”».

    Non penso serva altro da aggiungere, se non l’ennesima esortazione a leggere quell’articolo.


  • Lacrime di umanità, contro ogni sciacallaggio

    Lacrime di umanità, contro ogni sciacallaggio

    Sono imbarazzanti le esternazioni di alcuni esponenti delle destre che, in piena modalità “sciacallaggio”, attaccano duramente l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza Comune, Federica Mogherini, a seguito delle sue lacrime durante la conferenza stampa successiva agli attacchi di Bruxelles.

    Davvero strazianti le parole di soggetti che poco hanno a che fare con la cultura europea, la cultura del rispetto e della misura. Strumentalizzare le emozioni di una persona sono sinonimo di barbarie disumana, quasi alla stregue della barbarie che causa morti e feriti.

    Poracci, mi viene da pensare e, in realtà, poracci lo sono davvero. Bertolaso, Meloni e Salvini. Giusto per citarne tre. Giusto per citare coloro che leggo in queste ore. Rappresentanti della destra al completo. Due candidati sindaco della Capitale e uno che si candida ovunque ci sia un posto sicuro da cui attingere fondi per farsi foto in giro e per essere onnipresente negli studi tv.

    Davvero vogliamo prendere sul serio le parole di questi giullari della politica? Ma dai! Guardiamo le destre europee. Guardiamo l’Europa vera, in questi momenti e riflettiamo, meglio, riflettete cari sostenitori delle destre, da chi siete rappresentati e chi votate nelle Città e in Parlamento.

    Le lacrime di Federica Mogherini sono le lacrime di tutti coloro che si sono sentiti feriti da quanto successo e lei, per il suo ruolo e per il senso di responsabilità che sta dimostrando col suo lavoro, quella ferita l’ha sentita esponenzialmente più forte.

    Perciò, cara Federica, lascia perdere gli sciacalli e non vergognarti della tua umanità. Servono più politici umani che maschere di potenza e insensibilità dinanzi alle sofferenze del mondo.
    In fin dei conti, come possono ferire le parole di fascisti e sfascisti finiti in scandali e spa erotiche?

    Forza Europa! Forza Federica!

    Buon lavoro, sempre con la stessa umanità.


  • Ridicolaggine, come non ci fosse un domani

    Ridicolaggine, come non ci fosse un domani

    Quando parliamo di “aprire il cuore al mondo”, parliamo anche di sensibilità verso quello che succede intorno a noi. Che siano incidenti in mare, per terra o per aria. Poco ha importanza.
    La Direzione nazionale del PD è stata rinviata in segno di lutto, dopo la morte dei 7 ragazzi italiani in Catalogna e qualcuno cerca di polemizzarci sopra.
    Fare politica significa avere una dignità. Chi si contrappone con ogni mezzo, può sfociare nel ridicolo. In questo momento vedo molta ridicolaggine nelle parole di certi esponenti del Partito Democratico.


  • Meglio tardi che mai

    Meglio tardi che mai

    Guardando quello che sta succedendo alle Ferrovie Sud Est, ai commenti da parte della classe politica nazionale e locale, mi viene in mente una sola frase: meglio tardi che mai.
    Spero che ora, che si sono puntati i riflettori sul caso, si possa trovare una soluzione adatta alle esigenze dei pendolari.
    Il diritto alla mobilità non può avere differenziazioni a seconda di dove si trovi il tuo comune di residenza.
    Lo sviluppo di un territorio parte da quanto sia ben strutturato il sistema dei trasporti.
    Le Ferrovie Sud Est sono elemento di disagio per una grande parte, non solo dell’Area metropolitana di Bari, ma dell’intera Regione Puglia.
    Non si faccia più l’errore del passato: si rendano le FSE una compagnia che sia strettamente legata alle necessità del territorio in cui esse operano, dove privati ed ente regionale svolgano la loro funzione.
    Ma una cosa deve essere fondamentale: chi ha sbagliato deve pagare. Non mi interessa, in questo momento, se debba pagare con la libertà personale o con il denaro. Ma è importante che chi si sia reso responsabile di tale scempio venga punito, a dimostrazione che il nostro Paese non rimane indifferente dinanzi ad uno scandalo preannunciato come questo, dove si è scoperto che fondi pubblici venivano gettati in un calderone di sprechi e ruberie.
    Impegniamoci tutti per garantire la dignità ad un territorio che non è secondo a nessuno.